Batti il tempo
Batti il tempo, il tempo di attesa e quello di pausa. Il tempo che non c’è mai tempo per restare, per capire. E allora avanti un altro, avanti il prossimo. Il prossimo giorno, il prossimo mese, il prossimo appuntamento. Il tempo che cambia dall’alba al tramonto e vorresti infilarti lì, nel crepuscolo che avvicina il giorno alla notte, dove la fatica cambia colore, aspetto, alito. Il tempo che è tanto che aspetto e lei non è capace a fare il suo lavoro, il tempo del padrone che ti chiama e ti chiede come mai ci hai messo tutto questo tempo, e che in quel tempo devi fare, produrre, aumentare il profitto di chi non ha tempo da perdere. Il tempo di camminare a passo lento per le strade di una città che hai dimenticato e che vorresti accarezzare con i tuoi piedi, un passo dopo l’altro. Il tempo di salire, di scalare la vetta perchè da lassù il tempo si ferma e si dilata e la leggerezza dell’aria ti regala il tempo che ti manca.
Batti il tempo, tutto il tempo che ci hai messo a crescere quando il tempo di diventare grande era così infinito e poi è diventato presto Natale e poi Pasqua e poi Ferragosto. Finchè i tuoi diciotto anni sono diventati sessanta e ti guardi indietro e ti chiedi dove sei stata in tutto questo tempo. Il tempo che ti dicono che devi riempire con cose da fare, da vedere, da ascoltare mentre tu invece vorresti perderti sulla lancetta dei secondi e guardare il fuoco, ascoltare il vento, farti avvolgere dalla magia di una primavera che è di nuovo tornata, nonostante tutto.
Batti il tempo, un tempo che fai fatica a riconoscere che è scandito da un touch, sempre più veloce, sempre più connesso. Il tempo del viaggio che è sempre stato magia, dal bus della tua città al treno che ti porta lontano e che ora è un cozzare di mouse minacciosi che proiettano sguardi su traiettorie che non ti incontrano più. Sguardi intercettati da alieni che ci hanno già rapito ancor prima di arrivare. Il tempo di una malattia che ha portato via le nostre radici, di una guerra che contamina con criminale ferocia la volontà di pace. Il tempo dei processi infiniti che non portano mai alla verità, delle violenze che fanno sconti soltanto a chi le ha commesse, lasciando cadaveri dimenticati ancor prima di essere considerati. Un tempo fatto di numeri, di sondaggi, di previsioni dimenticando i nomi, le appartenenze, le diversità, le storie.
Batti il tempo, il tempo di tornare a dire presente, di tornare ad alzarti dal posto che ti hanno assegnato, di tornare ad incontrare donne, uomini, destini. Lasciando scorrere di nuovo la vita sulla punta della stilografica…