chi sono

Mi chiamo Rosa, ho 59 anni e vivo a Torino. Si potrebbe dire che in queste tre definizioni ci sia già la mia storia. Rosa è sicuramente un nome con una chiara connotazione geografica, anche se pur vasta. L’età rivendica un’appartenenza generazionale, che sento ancora mia, anche se sono sempre più i punti di allontanamento che quelli di condivisione. E la città è pur sempre all’origine della mia formazione, ma sono tanti i luoghi che sento miei o che lo sono diventati in itinere e che con Torino hanno poco a che fare. La narrazione sì quella resta una costante. Che si tramuti in parole scritte (racconti, articoli, interventi, poesie) o resti sospesa nell’aria intercettata da interlocutori attenti (la lettura ad alta voce) o da spettatori curiosi (il teatro), resta priva di contenuto se non si sposa con un’azione concreta (il volontariato). Così la pausa generata dall’epidemia mi porta qui, nel tentativo maldestro – la tecnologia disarma spesso le mie buone intenzioni – di creare e ricercare una trama narrativa della mia storia di vita, passando necessariamente in mezzo all’ordito dei luoghi, degli odori e dei colori, degli sguardi degli abbracci che ho incontrato nella vita che è stata la mia fin qui. Iniziamo quindi questa nuova avventura….